Questo post è dedicato a tutte le persone con le quali condivido o ho condiviso qualcosa di importante.
In molti blog (e non) si saluta il 2005 con un calcio in culo. Un anno orribile, dicono in molti, e vista la situazione politico-economica di certo non si scorgono ragioni di gioia condivisibile (almeno statisticamente), e se il 2005 è stato un buon anno per qualcuno, questo dipende da motivazioni personali più che epocali. My case, per l’appunto.
Il mio 2005 non è stato un anno bello, ma è stato un anno in cui ho potuto finalmente mettere la parola fine ad un lunghissimo e difficilissimo periodo fatto di insostenibili alti e bassi, di continua tensione, di sfiducia, e di grande fatica. Ma come sempre, il momento in cui si mette la parola fine non solo non è breve, ma è anche il più difficile, il più pesante, il più impegnativo. Il mio 2005 non è stato un anno esaltante, nè facile, ma è stato un anno decisivo, in cui sono state gettate le fondamenta per ritrovare pezzi di me sparsi da troppo tempo e in troppe direzioni. Tuttavia il colpo di coda mi ha costretto ad uno straordinario ripiegamento su me stesso, che mi ha tenuto lontano anche dagli ultimi pezzi di vita sopravvissuti alla grande centrifuga. Eventi, situazioni, ma anche e soprattutto amicizie. Chiudo quindi il 2005 lontano da molta gente che amo, da molte situazioni che amo, e con addosso la spiacevole sensazione di aver potuto generare anche un pochino di delusione intorno a me. E questo, per certi versi, potrebbe anche essere il prezzo pagato per un anno impegnativo e determinante.
Il mio 2006 sarà dedicato a recuperare tutto questo – la qualità dopo la quantità, tanto per dirne una. Molte cose sono cambiate, e probabilmente ci vorrà dedizione e impegno, ma l’intenzione è quella di recuperare un vissuto più concreto e fisico, magari un po’ più lontano dalla rete e un po’ più davanti a un bicchiere di vino (una novità, per me), o davanti ad un palco di un concerto, o davanti ad un amplificatore di una sala prove, o in giro a far fotografie. La vita, insomma, la cara vecchia vita fatta di sorprese, di risate, di calore umano, di spensieratezza. Confido, per questo, nella forza dei legami che sfidano le distanze spaziali e temporali (questa forza esiste, lo so per certo).
Provaci anche tu, se talvolta ti senti schiavo di una vita vissuta per finta. Sono pronto a condividere un bicchiere di vino anche con te. Felice 2006.
Luca
Gennaio 2, 2006 — 3:47 pm
Auguri anche a te Biccio 🙂
Artois
Gennaio 2, 2006 — 5:18 pm
Beh, il mio 2005 per usare un paragone automobilistico è stato nella prima parte del mondiale strepitoso, nella seconda parte mi ha portato all’affermazione del primato, ma nelle ultime gare, vinto sia il mondiale costruttori che quello piloti, è venuta meno anche la motivazione per salire in macchina. Ti quoto: “Chiudo quindi il 2005 lontano da molta gente che amo, da molte situazioni che amo, e con addosso la spiacevole sensazione di aver potuto generare anche un pochino di delusione intorno a me. E questo, per certi versi, potrebbe anche essere il prezzo pagato per un anno impegnativo e determinante.
Il mio 2006 sarà dedicato a recuperare tutto questo”
Fortunatamente sono riuscito durante l’ultima parte a riavvicinarmi ad alcune persone, ma non a tutte.
Davvero, il 2006 deve essere dedicato a ricostruire una vita privata, dato che quella professionale è stata già fatta…
wile
Gennaio 2, 2006 — 6:28 pm
facciamo cosi’… il vino, le prime volte, lo porto io… sai com’e’… per farti scontare di quando (ancora oggi) mi “sfanculi” i template!!! Un abbraccio, ci si vede domani!
cri
Gennaio 2, 2006 — 11:58 pm
Il futon c’è, noi anche, se passate da qui basta dirlo e ti assicuro che le cantine emiliano romagnole valgono la visita 🙂
OT: Wile, che succede al sito del coyote???
AXELL
Gennaio 4, 2006 — 12:15 pm
Buon tutto.
In bocca al lupo per questo 2006 pieno di aspettative per tutti… dopo un 2005 disastroso.
Ax
Cloty
Gennaio 5, 2006 — 12:46 pm
un abbraccio a un braccianese…da una manzianese “adottata” che si è trasferita a Roma… buon 2006!