Afasia mode: ONHo la testa turbinante. L’avevo detto (e cito me stesso: “Quando il calendario segnerà l’inizio della primavera….”). Già, e non è che i buchi si fanno da soli, nelle ciambelle. E allora a testa bassa. Nel frattempo prendo la scia di quel che passa, e navigo a vista; al massimo rischio di rimbalzare su qualche scoglio. A testa bassa, foderata di gomma per non farsi male. Fuggire, si diceva. E tu che leggi, hai una traiettoria di fuga orizzontale o verticale? Di questo capita di parlare durante un romantico pranzetto a San Faustino (perchè sì, se marito e moglie lavorano insieme e tanto, chi dice che debbano festeggiare il San Valentino proprio il giorno di San Valentino?). Traiettorie di fuga, si diceva. E’ semplice: quando pensi di fuggire ti immagini di andare più lontano possibile o più in alto possibile? Ancora più semplice: sogni di vivere in un attico o in campagna? Io ad esempio sogno di vivere in un attico, che secondo me vuol dire: fuggo, ma stando qui. Betta sogna di vivere in campagna, che vuol dire: resto sulla terra, ma fuggo. E poi siamo andati a vivere in campagna, ma questo ha a che fare col balance delle storie d’amore. Il teorema del balance? Posto che uomo = LEFT e donna = RIGHT (ma potrebbe essere il contrario), l’uomo non è uomo se il balance è = 0 o peggio ancora maggiore di 0 LEFT. E comunque io soffro di vertigini, quindi andando ad abitare in un attico avrei rischiato la pelle. Se mi affacciavo. Potevo anche non farlo, però. E comunque non avevo i soldi. Buon San Faustino. Anche se sei sposato. E comunque domenica vado a trovare i miei amici di sempre Luciano e Stefania (ciao ragazzi, ci vediamo domenica e in bocca al lupo per le due gemelle). E, a proposito di grandi amici di sempre ora scrivo a Massimo, che mi ha inviato per e-mail un pezzetto di se stesso dopo centinaia di anni di oblio. La vita riserva sorprese anche se vai a vivere in campagna. Anche se la traiettoria di fuga doveva essere verticale (ah, se doveva!). Anche se festeggi San Valentino a San Faustino.