Lo spettacolo che sta offrendo la maggioranza parlamentare (di cui io sono elettore) dagli scranni del senato durante le votazioni della finanziaria è veramente demenziale. Il continuo e patetico mercanteggiamento riporta alla mente il peggio della peggior politica, con il plus della mancanza assoluta di pudicizia. Possibile che Dini e Mastella, in tempi di rischiosa antipolitica, non riescano a trovar di meglio che rischiare finanziaria e governo del paese per perorare la causa dei loro amichetti dirigenti statali? Ma che segnale mandiamo a sto paese esausto e nauseato, che si vede approvare sotto il naso un’emendamento che stablisce una deroga di alcune precise posizioni rispetto alla definizione di un tetto salariale per questi personaggi?

Comunque, superata questa vicenda da cui se non’altro Berlusconi esce un po’ ammaccato, il passo successivo sarà la votazione del welfare. Anche lì ci si aspetta una buriana teatrale paragonabile a questa, con il Berlusca che tenterà il tutto per tutto. E poi? Secondo me, se si esce indenni anche da lì, Berlusconi sarà fuori gioco, si farà la riforma elettorale, e poi si andrà a votare in settembre/ottobre (Veltroni contro Fini). Se si cade sul welfare, elezioni a primavera con questa legge elettorale, e Berlusconi al governo.

Si accettano scommesse. Ma non è divertente.