Raccolgo da Giovanni, e rilancio con la mia lista incompletissima di cose che mi fanno o mi hanno fatto stare bene (visto che ce l’avevo pronta…).
- “Il cielo sopra berlino” di Wenders.
- I film di Antonioni.
- Le idee di W. Burroughs.
- Qualunque suono prodotto dai Sonic Youth.
- Il pontile di Ostia.
- Il giorno del mio matrimonio.
- Betta, il suo sorriso, la sua tenerezza, la sua tenacia…
- La sua onestà. E la sua voce.
- La sua ironia. E il suo genio.
- La sua capacità di farmi reagire, il suo talento, e le cose che non sa di se stessa.
- Il suo ottimismo e la sua energia.
- Le sfumature, le zone intermedie.
- Il muro di berlino (quando c’era).
- Quentin Tarantino, sempre e comunque.
- Il parchetto del Greenwich Village a NY.
- La vista del Canada dagli aerei per gli USA.
- La performance di Jimi Hendrix a Woodstock.
- La chiacchierata con PJ Harvey nel 1993.
- Quasi tutti i concerti dei miei Sinatra (specialmente quello di Bordeaux nel ’95).
- “Matrix” al cinema con Betta.
- Il concerto dei Dead Can Dance a Milano nel 1987.
- Il Pizia Party del 2001, e tutto (o tutti) ciò che ne derivò.
- La cultura Open Source.
- Le Fender Stratocaster degli anni ’60.
- Tutta la musica new wave.
- Gli Slint, e tutto il post-rock.
- I film di Russ Meyer.
- “Clerks” al cinema con Massimiliano.
- La notte delle blatte a Ostia nel 1985, con Massimo e Massimiliano.
- I cani e i gatti (specialmente i miei).
- La prima volta che vidi un lavoro di David Carson.
- I libri di D. Leavitt.
- I libri di D. Coupland.
- La cucina messicana.
- La Magica Roma.
- Le connessioni wireless.
- Le notti del 1994 con la troupe di Videomusic.
- Le notti filosofiche con Lorenzo Scoles e Larry Bolognesi.
- La mamma.
- Cecilia al McDOnald di Bologna nel settembre ’86.
- La luce del sole alle 11 di sera ad Amsterdam, in settembre.
- l’odore della primavera.
- L’odore del mare.
- Laurie Anderson in “Radar” su “Home of the Brave”.
- L’estetica pixelosa degli anni ’80.
- L’esistenzialismo.
- Le commedie newyorkesi e i film di Woody Allen.
- I film di Nanni Moretti.
- I film noir anni ’40.
- La logica Win-Win, il bene comune, il socialismo possibile.
- Chiunque lavori per un mondo migliore, e non soltanto per il proprio tornaconto.