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Social TV e brand: sarà solo advertising?

(da PlayTheTV) La bellezza di Internet è la disintermediazione. Fin dagli anni ’90 aziende e brand interagiscono direttamente con consumatori, utenti e fan. Tutto è cominciato con email e siti web, poi sono arrivati i forum e le communities, ed ora è il tempo dei social media. Nulla è stato sostituito: abbiamo ancora i siti web corporate, abbiamo ancora la disseminazione e le conversazioni su forum tematici, ed ora abbiamo facebook, twitter e google+. Ma fin dall’inizio, i brand hanno esplorato creativamente nuovi modi di andare oltre banner e sponsorizzazioni, e di interagire senza intermediazione: hanno creato giochi in flash, fan forums, e pagine facebook, per testare nuovi paradigmi di conversazione, perchè hanno capito immediatamente che la visibilità sui media internet frequentati da milioni di visitatori è solamente il primo passo verso la loyalty degli utenti.

Come sappiamo, dopo il mondo mobile, internet sta penetrando nello schermo televisivo. Il paradigma della social tv come lo conosciamo ora è estremamente semplice: le persone guardano i loro show preferiti in tv, e interagiscono con altri che fanno la stessa cosa usando smartphone, tablets e notebook. Questa zona di interazione, presto sarà popolata di ads targetizzati ed interattivi. I broadcasters guadagneranno soldi, i brands traffico e conversioni, i consumatori godranno della tv interattiva sul loro second screen, in buona parte in modalità ancora da inventare. Ma anche questa volta, i brand cercheranno di andare oltre, alla ricerca di spazi di interazione disintermediata con i consumatori.

Ma in che modo i brand faranno social tv? In che modo sfrutteranno i nuovi paradigmi del second screen? Secondo me la risposta è semplice: Brand e aziende integreranno il second screen negli eventi corporate e promozionali live..

In effetti, sta già accadendo, ogni volta che consumatori e utenti usano twitter e facebook per condividere pensieri e opinioni durante eventi live. Quante persone usano un tablet o uno smartphone mentre partecipano ad un evento, o aprono altre finestre del browser mentre guardano uno stream live? I keynote di Steve Jobs sono probabilmente un ottimo esempio di di branded social tv basata su second screen, solo che non hanno ancora questo nome, e soprattutto non ci sono ancora strumenti per confezionarli in questo modo. Ma è questione di poco tempo…

Social TV: il modello di Convore più adeguato di Miso?

(da PlayTheTV) – La popolare applicazione social tv Miso crescerà da check-in service a luogo di conversazione, come preanunciato dal CEO di Bazaar Labs Somrat Niyogi a Janko Roettgers su NewTeeVee di GigaOM. “Il check-in è soltanto l’inizio, una feature che aiuta la conversazione, ma non è il focus della conversazione”. Dobbiamo quindi aspettare è vedere come si concretizzerà la vision di una delle più promettenti app di Social TV.

Nel frattempo, ho avuto modo di testare un nuovo interessante servizio di nome Convore, non specificamente orientato alla Social TV, ma con un interessante modello, molto adatto alle necessità della Social TV.

Il modello di Convore è semplice: gli utenti si iscrivono a gruppi tematici, creano topics, e conversano in tempo reale. La web app è molto ben progettata, anche l’app per Iphone è ben fatta, ed è anche disponibile un buon set di API iniziale. Ma la cosa più importante è che la conversazione è intorno al topic, e non intorno al check-in del singolo utente. Questo significa, tradotto nel paradigma Social TV, che si può seguire il gruppo dello show, trovare l’episodio in corso o che stiamo guardando (il topic) e incontrare persone che guardano lo stesso episodio nello stesso nostro momento. Aggiungi un servizio di check-in che porti gli utenti direttamente all’episodio dello show che stanno guardando, ed ecco confezionata un’ottima applicazione per la Social TV.

Giovedi alle 9 di sera proverò a fare un test su Convore con la popolare trasmissione di RaiDue Annozero, e vediamo cosa ne viene fuori!