A causa di problemi di lavoro che hanno richiesto tutta la mia attenzione fino a tarda serata, ho dovuto saltare l’aperitivo Cisco al quale Lele Dainesi mi aveva gentilmente invitato.
Ho però seguito “di sguincio” gli accadimenti del 3jolie, scoprendo con piacere quella che, oltre allo scherzo del furto del mac di Beggi, è stata sicuramente la notizia della sera: l’arruolamento di Lele in Cisco in veste di uomo comunicazione.

Che dire? Sono sicuramente molto contento per lui, è un ragazzo molto in gamba, capace di coniugare professionalità, informalità e affabilità (cosa non sempre facile, specie in questo strano ambiente) tuttavia eviterei accuratamente di ricercare significati simbolici in questa vicenda. La blogosfera è un mondo colorato, allegro e stimolante, ma anche attraversato da competitività, invidie, individualismi, presenzialismi. La mia preoccupazione è che, sulla scia di questi importanti e certamente meritati risultati personali, si inneschi un pericoloso meccanismo che finisca col privilegiare la sola ricerca della visibilità personale a discapito di quella che, secondo la mia very humble opinion, è la vera forza della blogosfera: il suo essere una importante, numerosa, riflessiva e attenta comunità. Parte di questi meccanismi peraltro li abbiamo visti anche nelle piccole polemiche seguite all’invio del primo invito all’aperitivo Cisco alla lista di 100 selezionata da Lele.

Detto ciò, non voglio neanche però sembrare troppo naif: è normale che alcuni (pochi o molti non importa) cerchino di sfruttare i mezzi a loro disposizione per ottenere risultati personali (piccoli o grandi, non importa), ma continuo a pensare che esista una sottile e sfumata soglia che non dovrebbe essere superata, pena lo scioglimento al sole della vera forza dirompente di questa comunità pensante.

Entrando nel merito, credo che Cisco si stia muovendo in una direzione estremamente interessante, a condizione che non si tratti di un fuoco di paglia tanto per fare un po’ di scena, ma che vi sia “nei fatti” la volontà di confrontarsi (e che Lele diventi effettivo “tramite” di questo confronto) in modo più attivo con il pubblico più attento e maggiormente in grado di orientare le opinioni, in nome della ricerca di un equilibrio fra le ragioni del business e la ricerca della qualità e dell’innovazione.