In sei anni di vita del mio blog, avrò cancellato si è no due o tre post, sicuramente mai quelli molto commentati. Stavolta ho deciso di fare un eccezione. Spiego.

Ieri, leggendo la notizia dell’incidente occorso ad un pullman che trasportava 41 bambini (di cui due sono morti), il cui conducente è stato trovato positivo alla cannabis, ho avuto una reazione molto forte. Il senso del mio sfogo era il seguente: non sono un proibizionista, sono anzi un convinto sostenitore della legalizzazione delle droghe leggere, ma se il conducente dell’autobus aveva “fumato” prima di mettersi alla guida di un mezzo che trasportava 41 bambini, ha fatto un errore imperdonabile, peraltro fornendo un ottimo spunto a quanti pensano che chi fuma spinelli dovrebbe andare in galera. Il post, dio sa perchè, è stato ripreso da Libero (ritenuto particolarmente valido, mah), che peraltro lo ha inserito in un discutibile format che titola “La droga uccide. Alla faccia di chi dice che le canne non sono pericolose” (gli ho chiesto di rimuoverlo per questa ragione).
Risultato: questo blog s’è trasformato in un forum di belligeranti fanatici sul tema droga sì droga no, con toni in molti casi qualunquistici e semplicistici almeno quanto il mio post che li ha scatenati. Non volendo, sono caduto nella trappola giornalistica del sensazionalismo, e questo non mi va.

Ho quindi deciso di rimuovere il post semplicemente perchè non sento che rappresenti il mio reale pensiero, che su questo tema (come su molti altri) è decisamente più articolato e meno tranchant di quanto le mie parole potessero far pensare. Colgo quindi l’occasione per fare alcune precisazioni.

  • Sono un convinto sostenitore della legalizzazione (e non della liberalizzazione) delle droghe leggere, il cui primo obiettivo dovrebbe essere la sottrazione di un mercato enorme alle associazioni a delinquere, e la sanificazione di un prodotto spesso snaturato e maleficamente edulcorato per via dell’asssenza del benchè minimo controllo qualitativo.
  • Insisto col dire che il problema è culturale. Se io mi faccio una canna in riva al mare e poi torno a casa a piedi non creo problemi a nessuno. Se io mi faccio una canna e poi mi metto alla guida di un’auto, divento un potenziale pericolo per me e per chi mi sta intorno (ma è lo stesso se mi faccio fuori una bottiglia di ottimo Brunello di Montalcino). Se io mi faccio una canna e poi mi metto alla guida di un pullmann che porta in gita 41 bambini, sono un irresponsabile.
  • Non ho precisa cognizione su quanto tempo permanga la cannabis nel sangue, probabilmente anche oltre la durata degli effetti sul sistema nervoso; resta quindi tutta da verificare l’effettiva colpevolezza di questo tizio, a cui magari s’è semplicemente rotto il volante dell’autobus (e la canna magari se l’era fatta due giorni fa in riva al mare).

Ecco, ora va molto meglio.