No, non mi va di lanciarmi nell’ennesima discussione sul tema blogger famosi vs blogger sconosciuti. Quando io stesso tempo fa sollevai il problema, lo feci sulla scia della breve considerazione riportata da Eloisa sul suo Mondoblog: oltre a un po di umano e comprensibile amarcord dovuto a questioni puramente emotive e personali, la mia intenzione era soprattutto quella di “accendere” un piccolo alert sul rischio di un eventuale possibile snaturamento del fenomeno. Ma sul piccolo pianeta cablato le cose cambiano in fretta, e in questi ultimi mesi ho potuto gustare la grande attenzione data al blog come strumento tecnico innovativo, e questo mi ha sensibilmente ridato fiducia nella crescita della blogosfera come vettore di relazione semantica, e laboratorio per il web che verrà. Anzi, rischiamo uno snaturamento forse più per l’atteggiamento poco innovativo e tutto markettaro anni ’90 di Splinder (questione RSS) e Virgilio (questione chiave unica) che per gli atteggiamenti di tizio o caio.
Ecco, il resto direi sono per lo più puttanate (e in questo devo dar ragione a b.george) scatenate soprattutto da chi cerca colpi a effetto, nel tentativo un po’ maldestro di entrare sgomitando in una stanza vuota. E anche questo snatura il fenomeno, molto più di presunti complotti, che poi non sono altro che semplice pigrizia, carenza di tempo da dedicare al blog scouting, o paraculaggine individuale dei medesimi tizio o caio.
Rimango tuttavia convinto di quello che ho detto a Pietro nella mia intervista: la crescita dell’interesse sul fenomeno forse ci fa sentire un po’ più nudi e un po’ più controllati: per questo continuo ad essere in disaccordo con qualunque strumento di misurazione qualitativa dei post o dei bloggadores.
b.georg
Ottobre 6, 2003 — 5:59 pm
"entrare sgomitando in una stanza vuota" e’ bellissimo 🙂
Zu
Ottobre 8, 2003 — 11:00 am
Gli "anch’io" non dovrebbero aver diritto di cittadinanza, ma faccio un’eccezione per questa genialata in forma di frase: bravo Biccio!