Franco MariniLa cosa che mi fa più incazzare di tutta questa faccenda delle divisioni all’interno dell’Unione sulla questione del rifinanziamento alle truppe italiane in Iraq è che, per una volta, si era finalmente riusciti nel non facile intento di trovare il modo di far comprendere una posizione politica più complessa e articolata (oltre che condivisa). Ma ecco che a guastare la festa arriva Franco Marini con la sua proposta di astensione che ottiene due brillantissimi scopi: dividere l’Unione per soli 32 voti (fra cui Rutelli) il cui rumore viene immediatamente amplificato da tutti i media, e bruciare la mozione che costringeva il governo a mostrare il fianco sull’incapacità endemica di gestire con visione prospettica e a livello europeo il problema dell’Iraq.

Complimenti vivissimi per l’ennesimo assist di salvataggio fornito a un governo che, senza l’aiuto prezioso del centrosinistra avrebbe già esaurito il gas dalla canna a cui è attaccato da almeno due anni.