Affrontare la realtà, o fuggire, si diceva ieri pomeriggio davanti al camino con una cioccolata calda in mano, mentre fuori infuriava la neve di primavera (!!). Beh, in fin dei conti senza la zucchero la pillola non va giù, e questo è un fatto. Chi mai potrebbe accettare che è tutto qui: la sedia dell’ufficio, il portiere, la strada asfaltata, la gente stronza e/o idiota e/o ottusa, la metropolitana… insostenibile. Orrendo. Banale. Noioso. Certo, si potrebbe dire che la vita è questa, non possiamo sfuggire al nostro destino, tanto vale sopportare. Ma secondo me c’è di più. Perchè? Forse perchè le emozioni più intense della mia vita le ho provate DENTRO e non FUORI. Forse perchè ho provato il dolore, la rabbia, la gioia, la disperazione, la paura, il freddo, il caldo, la commozione…. forse perchè ho gettato fuori tutti questi sentimenti, tanti piccoli ponticelli fra me e altre persone, altre anime, altri corpi infreddoliti, avviliti, arrabbiati, tristi e felici come me. Forse per quella inebriante sensazione di LUCIDITA’ ASSOLUTA, che a volte è più intensa di una droga perchè è il massimo del piacere e il massimo del dolore contemporaneamente. Sono qui, qui e ora. E ricordo una notte di Dicembre (erano le 2 di notte del 21 dicembre 1989) in cui camminavo in mezzo ad una strada di Ostia, sudato e accaldato per aver ballato fino a quel momento, in T-shirt mano nella mano con Sara, con le poche macchine in strada che ci evitavano all’ultimo momento… fuggire? No, troppo noioso. Troppo banale. Troppo INSIPIDO. Volevo essere DENTRO il più possibile, volevo assaporare ogni atomo di realtà in tutta la sua ricchezza di sfumature, in tutta la sua terribile intensità. E l’ho fatto. Ed ero ATTENTO, lucidamente felice, in stato di grazia eppure assolutamente presente a me stesso, non in viaggio astrale nè drogato. Ero semplicemente FUORI di me. E se la parola ESTASI vuol dire FUORI DI SE (ex-stasis), una ragione doveva pur esserci, e io l’ho trovata.Ah, un’altra cosa: la prossima volta che andate a pagare una bolletta alla posta, alzate la testa e ascoltate. Perchè certamente vi sta sfuggendo qualcosa di meraviglioso che non ritornerà mai più.