Si è già molto parlato del Melbourne Remote Control Tourist, la straordinaria campagna ideata per lanciare il turismo a Melbourne che ha avuto luogo dal 9 al 13 Ottobre del 2013, ma in questi giorni per ragioni professionali mi sono dedicato a studiarne i diversi aspetti tecnici, e mi è venuta voglia di raccontarla brevemente a chi non la conosce.

Che cos’è  Melbourne Remote Control Tourist? È un progetto ideato da Tourism Victoria, l’agenzia turistica dello stato di Victoria (Australia), e BBDO, in cui per 5 giorni, otto ore al giorno, 4 ragazzi armati di un kit per trasmettere in live streaming tutto ciò che vedevano si sono messi a disposizione della rete per mostrare le peculiarità di Melbourne. Interagendo tramite Twitter e Facebook, chiunque poteva richiedere  ai 4 “urban explorer” di recarsi in qualche particolare luogo, di mostrare meglio alcuni dettagli, di fare domande specifiche ai tanti personaggi incontrati nel percorso. Il tutto è stato governato da una centrale operativa responsabile della regia e delle interazioni live. Impressionanti i numeri:

  • 43 milioni di social media impressions
  • 150 milioni di reach (tra social, news ecc.)
  • una valutazione in earned media di circa 3.7 milioni di dollari
  • più di 1500 foto postate su instagram
  • 321 location della città visitate
  • Il sito è stato visitato da utenti attivi provenienti da 3.888 città nel mondo
Remote Control Tourist Screenshot

Nell’arco dei 5 giorni, i 4 urban explorer hanno viaggiato a piedi, in bicicletta, in elicottero, hanno partecipato ad una maratona, assistito a concerti, assaggiato cibi, indossato vestiti nei mercatini, interagito con gli abitanti di Melbourne, e persino organizzato una proposta di matrimonio! Un progetto così imponente non poteva che costare un mucchio di soldi, e infatti il budget complessivo impiegato sfiora i 4 milioni di dollari ($ 3.6M), una cifra curiosamente simile alla dichiarazione di valore complessivo di earned media, ma non credo valga la pena di sottilizzare. Di sicuro si è trattato di un enorme investimento che ha generato un enorme ritorno, e tanto basta per considerarla una campagna di successo  – soprattutto se si tiene conto della mappatura di Melbpurne: fatta in real time e portata a casa, è un patrimonio che rimane e rimarrà disponibile sulla rete per continuare a valorizzare la città.

Mentre studiavo le implicazioni tecnologiche navigando fra i tanti post che raccontano i dettagli della campagna, pensavo a tre cose, tre pensieri sparsi su cui riflettere.

  1. In Italia siamo stati capaci anche di spendere molti milioni in più ottenendo risultati infinitamente meno rilevanti (e forse avremmo qualcosa in più da raccontare rispetto a Melbourne, con tutto il rispetto).
  2. Il real time dei social media e il video live sono un binomio straordinariamente fertile e ancora inespresso, specialmente in ambito turistico e PMI.
  3. Il setup pensato per ogni urban explorer non ha costi proibitivi – nell’insieme portava con sé non più di 5.000 euro di attrezzatura, basata sugli ottimi prodotti Teradek.

Ecco il video che racconta il case: