L’internet della crisi (reloaded)

Il mio post sulla crisi di Internet è nato il giorno prima del post di Zambardino, che ha scatenato una ridda di commenti qui a Urbino (dove mi trovo al momento) a partire dall’intervento di Tombolini al barcamp anticipato da questo suo post.

Nonostante la mia riflessione fosse molto meno allarmata e molto più pratica, in quanto sostanzialmente orientata ad un necessario cambio di mentalità rispetto alla progettazione su web, la considero comunque un contributo al dibattito che si è scatenato, ed aggiungo due umili parole: attenzione a non fare lo stesso errore degli investitori di borsa. Da queste parti (e chi c’è passato 7 anni fa lo sa) il panico brucia tutto in poche settimane.

Calma, please.

4 Comments

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  1. Io in un momento di delusione professionale mi sono dato al Web.
    Divertente, impegnativo ma stimolante.
    Dici che i soldi non li faccio allora?
    Con simpatia, Dario di ITALY ITALIA.
    A presto sul mio o tuo spazio.

    PS.
    Una domanda, molto semplice.
    Per chi fa informazione o, come nel mio caso, satira, anche se il numero di visitatori crescesse in modo esponenziale cosa, oltre a servizi come Google AdSense potrebbe fare per guadagnare sul Web?
    Grazie.

  2. Il tuo post è molto meglio di quello di Zambardino, non perchè meno pessimista, ma perchè fornisce una versione umana. 🙂

  3. concordo con Dario, assolutamente!

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