Non ci sono più parole. Inutile perdere tempo in sterili chiacchiere tipo “se la sono cercata”, oppure “maledetti arabi” e insensati sterotipi del genere. Apocalisse, è la parola che risuona in tutti i media, giornali, telegiornali… per gli USA è un duro colpo, forse paragonabile soltanto a quello che fu Hiroshima per il Giappone. Un duro colpo psicologico, prima ancora che militare. Gli USA hanno scoperto di essere deboli, forse per la prima volta nella storia. Ed è difficile immaginare cosa succederà adesso. E’ chiaro, la vendetta sarà terribile, qualche paese verrà raso al suolo, ma quale? Afghanistan? Libano? E comunque, dopo? La nuova guerra, titola Le Figaro, già. Una nuova guerra nella quale gli USA non sono la superpotenza indistruttibile e inattaccabile, ma un paese come gli altri, con le sue debolezze strutturali e con le sue necessità di scendere anche a patti, se necessario. Mettere da parte la maschera spocchiosa di padroni del mondo.Ma il problema è un altro, forse. Cioè il fatto che il nostro pianeta, che ci piaccia o no, si basa comunque su un equilibrio il cui fulcro centrale è la potenza proiettata degli USA. Un po’ come un tale che vince alla lotteria, e tutti iniziano a fargli credito perchè è ricco. Cosa succede se poi quel tale perde il biglietto? Il credito finisce, e tutti rivogliono indietro ciò che hanno venduto a credito. Un’ America debole fa paura a tutti. Che Dio ci aiuti.