La caratteristica più noiosa dell’influenza è la sua componente “raffreddore”. Naso e orecchie “ottuse”, testa dolente, mal di gola, rendono impossibile qualunque forma minimale di ragionamento tipo: “mi farei un caffè”. Anche pensieri di questo tipo diventano complessi come la critica della ragion pura di Kant. Peccato, con tutto quel che avevo da fare non ci voleva proprio.