Ultimamente mi capita spesso di rivolgere lo sguardo all’indietro, al mio passato, alle varie storie di cui son fatte le 34 primavere che ho percorso fin qui. Ne parlo spesso con Betta, che non sopporta questa cosa: normale, è gelosa della parte in cui non c’era (schiacciante: 27 a 7).
Tuttavia per me non si tratta di nostalgia, un sentimento che conosco ma da cui non mi faccio dominare.
Ho corso moltissimo, nella mia vita. Volevo crescere in fretta, volevo scoprire tutte quelle avventure, quelle emozioni, quelle opportunità che sono riservate ai “grandi”; volevo conoscere le novità, essere sempre un passo avanti a tutti (musica, cinema, letteratura, idee, politica, sentimenti, amicizie, stili di vita); a quanti di voi è successo lo stesso? Credo molti. In questa corsa frenetica, bruciante, ho lasciato una marea di cose per strada, annusate per un breve intenso istante e poi lasciate lì. Zavorra, per correre bisogna essere leggeri.
Ma dopo il personale tracollo globale del 2002/2003, del tipo “musata contro gigantesco muro di cemento armato in fondo a autostrada a 4 corsie e tutta dritta”, qualche domanda ho cominciato a farmela. Ad esempio una: ma che senso ha correre così? Ma davvero un libro di Thomas Mann o un disco dei Genesis oggi non ha più senso? Ma davvero un film italiano degli anni ’60, il pensiero politico di Seneca o le statue di Canova oggi non hanno più senso? Certo che ce l’hanno, idiota. E allora mi giro, e mi guardo alle spalle: eccola là, tutta la mia vita fin qui, 34 anni di scoperte, di emozioni, di contraddizioni, di convinzioni, di esperienze, di esperimenti, di delusioni… davvero quell’autostrada aveva migliaia di percorsi paralleli mai seguiti, di rampe nascoste, di stradine sconosciute… perchè lasciare tutto lì? E allora riscopro cose che a 16, 18, 22 anni avevo capito appena, e che ora acqistano un senso tutto nuovo (le stradine e i percorsi paralleli, appunto).
Ebbene, la vita è MERAVIGLIOSA e STUPEFACENTE, e bisogna viverla fino in fondo, nel modo più intenso possibile, ma con calma. Osservare una crepa nel muro, ascoltare un ardito passaggio tonale di un disco dei Sonic Youth (Evol, ad esempio), rileggere le tre pagine di “Terre Occidentali” di W. Burroughs sulle radiazioni nucleari che distruggono l’anima, o assaporare l’aria frizzante e tiepida di Ottobre sul lungotevere di Roma, o far battute con il commesso simpatico che si lamenta del mal di schiena, salutare la vecchietta che ti ringrazia con la manina bianca se ti fermi per farla passare, godersi i documentari su JFK trasmessi da History Channel, mangiare con gusto un formaggio puzzosissimo scoperto a casa di Wile e la Jena…
ecco, avevo cominciato a parlare di passato, guarda dove sono finito. In fondo vorrei soltanto vivere
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Artois
Novembre 28, 2003 — 3:09 pm
Vorrei che fosse cosi.
Ma per me, per le mie tracce, non lo e’.
betta
Novembre 28, 2003 — 4:07 pm
Amore, non è gelosia (essì che dovresti averla capita ormai la differenza …)è solo DU’ PAAALLEEEE ‘sta storia dell’epica del passato!!!! ;))
biccio
Novembre 28, 2003 — 4:26 pm
Ecco, appunto 🙂
massimo
Novembre 28, 2003 — 4:32 pm
Mi piace pensare che siamo ora la somma di quello che siamo stati nel passato, per cui …bisogna viverla fino in fondo, nel modo più intenso possibile, e FAST AND FURIOUS.
Sarebbe bello "tutto in una notte"; non ne parlavamo giorni fa?
biccio
Novembre 28, 2003 — 4:53 pm
che poi si chiamava "Fuori Orario"…. 🙂
Artois
Novembre 28, 2003 — 10:55 pm
Condisera questo. Il mio tutto in una notte piu’ rischioso e’ stato ricucire un tomo di grida mentre installavo Panther sul Wallstreet e nel contempo attendevo che il collante avesse risaldato la mia libreria.
Come dire, you can play as emotion.
Antoinette
Novembre 29, 2003 — 7:54 am
biccio ma alla mia età è più triste vi vere correndo, eh sìche per me i genesis hanno un significato, ma per quanta della gente attorno a me? a malincuore noto che tutti i "giovani" che mi circondano sembrano ostentare identità chissà di chi o di cosa, che palle. E mi ritrovo a sentirmi un pò vecchia quando guardo agli altri ed un pò bambina, quando potendomelo permettere mi godo i miei 16 anni (cosa che hanno potuto constate pazu, pupillo e shit l’altro giorno hihi…)
anyway se oggi leggi il blog fai gli auguri a solarium, che palle state tutti a BRacciano, a me tocca venirci domani forse per vedere i miei fratellastri, che poi chi lo sa, magari invece ripiego sui grv-_-‘ buona vita bix:D
Simo ;)
Novembre 29, 2003 — 6:26 pm
spesso la risposta l’avevamo già scritta :
I’d like to thank the band Versus. Their song "I love the WB" made me change my mood yesterday, while going to Lucca with my car.
Zu
Dicembre 13, 2003 — 3:20 pm
La vita è meravigliosa: vero, se conserviamo il prezioso stupore degli occhi di bimbo.
La vita è stupefacente: sì, e Lei è in arresto.