Leggo con curiosità la frase del pezzo di Carlini in edicola sul Manifesto di domani, citata da diversi blog in queste ore:

Sulle forme della democrazia e ancor più sull’illusione del voto in rete su ogni possibile decisione, la discussione è finita da tempo, dopo le ventate tecno-utopiche dei primi anni ‘90 e chi frequenti l’insieme dei blog, specialmente quelli italiani, potrà avere conferma di quanto poco discorsiva, colloquiale e spesso vuota sia la suddetta blogosfera. Noterà come molti autori siano monomaniacali, autoreferenziali e autocitantesi, sovente pronti all’insulto, approssimativi nei giudizi. Persino alcuni tra i migliori giornalisti, da anni nel mestiere e nella rete, quando bloggano, si sentono in dovere di sfoderare fastidiosi toni colloquiali in prima persona, tipo «ho pensato che», «mi arriva una telefonata da ». Ma fai il tuo mestiere, viene da dire: dammi le notizie e il loro contesto, ché delle tue telefonate mi importa assai.

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Mah si, boh.

(disclaimer on): Io non sono nessuno per giudicare ciò che scrive Carlini, ci mancherebbe. (/disclaimer off) Ho però la sensazione che faccia un po’ di tutt’erba un fascio, una brutta abitudine già nota (in generale non mi riferisco a Carlini), data magari dalla casualità di essersi imbattuti in due o tre cose un po’ tronfiette (giacchè ce n’è, ed è innegabile) qua e là per i blog, che conduce purtroppo all’irrefrenabile bisogno di essere un po’ tranchant.

A parer mio, è possibile che il giornalista noto possa anche approfittare del blog per trasformarsi in autoproclamato opinion leader e comportarsi come tale. E’ possibile che alcuni pontifichino o stronzeggino in modo forse davvero esagerato. Però alla fine la realtà è che questa piccola massa di persone che in comune hanno solo il formato in cui scrivono, contribuisce tutta a dare vita ad una informe ma significativa (per strumenti di là da venire) massa di umori, tanto più sensata quanto più diretta, sgrammaticata e immediata.

Basta col parlare di blog, eddai. Fatelo, il blog. Come vi pare. Ma fatelo voi.