Sono un rompicoglioni.

Ho i miei limiti, le mie debolezze, i miei scatti di nervi… sono un essere umano, condizione dolente aggravata (nel mio caso) dal fatto che fatico moltissimo ad accettare ciò che percepisco come palesemente ingiusto, tanto più se mi coinvolge direttamente e in prima persona.

E allora succede che, per evitare questi scatti di nervi di cui conosco l’origine (perchè non sono solito mettere la testa sotto la sabbia), cerco di stabilire delle regole che ripristino quella che io percepisco come giustizia, senza rendermi conto però che in quel momento sto costringendo altre persone ad abbracciare atteggiamenti e comportamenti che non fanno parte del loro schema di valori.

E lì, sbaglio.

Sbaglio perchè non posso in alcun modo arrogarmi il diritto di decidere cosa è giusto. Ognuno di noi ha la propria visione della giustizia e, fino a prova contraria, ognuno di noi deve essere lasciato libero di vivere secondo il proprio schema di valori, e secondo la propria visione di discernimento del giusto e dello sbagliato.

Ma questo vale anche per me.

Ecco perchè ho deciso di non rompere più le scatole agli altri cercando di imporre regole e leggi: semplicemente farò quello che reputo giusto, seguendo i valori e i principi che mi sono stati insegnati e che ho conosciuto e condiviso nel corso della mia vita.

Gli altri facciano quello che vogliono.