Ho aperto la porta di servizio di questo sito duemila volte, fra ieri e oggi, ogni volta con il bisogno di dire qualcosa che si incastra a fatica dentro parole di uso comune. Ed è incredibile con quanta semplicità si gettano alle ortiche parole che magari son costate qualche decina di minuti, anche impegnativi, magari. Basta chiudere il browser, e nemmeno un grazie, prego, scusi, sei proprio sicuro che….?
Sto faticando, ciò che fino a qualche tempo facevo con piacere e con naturalezza oggi diventa più difficile, pieno di implicazioni, di se, di ma… Finora, la risposta migliore alla domanda “Cos’è un blog?” l’ho sentita da Rillo, e ne ho fatto la quarta di copertina di Blogout:
“Il blog è servito, serve sempre come un diario. Ci puoi scrivere e non scrivere. Sai di essere letto, è come dimenticare il lucchetto aperto, il diario sul letto.
Sai chi passerà, e chi leggerà. Lo speri forse.
O lo temi.
Domani parte il Blogout tour, quattro giorni de fuego che inizieranno da Polaroid domani sera (sintonizzatevi su Radio 103 alle ore 20 di domani), proseguiranno alla piadineria Sgurz di Valido per poi approdare a domenica sera (6 Luglio) con la presentazione di Blogout presso lo stand della libreria Rinascita al Festival dell’Unità di Roma (ore 19). Poi, chissà? Intanto ho aperto questo, dove le questioni personali le tengo un po’ da parte.
Già, non so perchè, ma ultimamente ci si sente un po’ più nudi.
KoAn
Luglio 3, 2003 — 12:00 pm
Per quanto mi riguarda il blog e` il riscatto per il diario di carta che non sono mai riuscita a tenere. Perche`? Boh, forse perche` davanti al picci` ci passo 8/10 ore per lavoro ed e` piu` facile aprire il browser e aggiornare il blog, o forse perche`, alla fine, sapere che qualcuno legge crea motivazione.
achille
Luglio 4, 2003 — 12:23 pm
secondo me la definizione "diario" è ormai fuorviante rispetto ai blog. Sì è vero, si comincia per quello, ma ormai di blog ce ne sono tanti, sono quelli che non parlano mai di se stessi o della loro vita e delle loro opinioni (almeno non direttamente) e hanno fatto del blog un mezzo per fare informazione, intrattenimento, letteratura.