Digressione intima.
Vorrei avere qualche volta la forza di pensare solo ai fatti miei, la capacità di adoperarmi soltanto per il mio diretto beneficio personale.
Ma non c’è niente da fare.
Da sempre la mia istintiva ricerca del bene comune me lo impedisce, a tutto vantaggio di chi, invece, da sempre è abituato a strepitare e battere i piedi in terra per avere quello che vuole. E a tenere per se tutto ciò che riesce ad arraffare.
Sono condannato a non avere alternative, per me non riuscire non è un opzione, e quando la patata bollente cade a terra la mia mano è sempre lì, ad evitare che cada. Stavolta vorrei davvero andare fino in fondo, perchè l’Eden sulla terra non esiste, e almeno due o tre volte nella vita tutti dovrebbero trovarsi davanti allo specchio e chiedersi: “E adesso cosa faccio?”
artika
Luglio 22, 2003 — 2:22 pm
Quando trovi un modo indolore per farlo, per favore scrivimi…