Sono un cinemaniaco abbastanza fissato, ma non rompicoglioni al punto da rifiutare le commedie americane ben fatte, per le quali ammetto di avere un debole. Ed è così che, con l’intenzione di godermi un pomeriggio di pacifica solitudine casalinga accompagnato da un timido raggio di sole e dalle mie due belle micette, ho pensato di rivedermi “C’è posta per te” su Studio Universal. Ancora una volta (la terza, o quarta) rimango deliziato dalla fluidità di una sceneggiatura che non concede sconti ai luoghi comuni, riuscendo a rappresentare con semplicità il lato leggero della complessità dei rapporti fra un uomo e una donna, in una delicata storia fatta di continue ricombinazioni e accelerazioni guidate dalla mano sicura di Nora Ephron, già autrice dell’altro indiscusso capolavoro cinematografico che fu “Harry ti presento Sally”. Meg Ryan in questo film è a dir poco strepitosa, e Tom Hanks tutto sommato regge botta grazie ad un personaggio molto ben pensato (lui, secondo me, è l’attore più sopravvalutato della storia del cinema, ma tant’è….)