Anche questa è andata, davvero sembrava non fosse possibile, davvero sembrava che per la prima volta in vita mia avrei dovuto per forza dire “non ho potuto, mi dispiace”. E invece no.
Grazie soprattutto a Betta, per esserci sempre anche se a volte le dico il contrario, e soprattutto per aver capito che, quando la mando a quel paese perchè sono concentrato o nervoso, non lo faccio perchè voglio che se ne vada davvero, ma perchè invece mi stia più vicino. Quanti hanno capito questo di me? Quanti avrebbero questa pazienza, questo coraggio, e questa capacità di saper mettere da parte l’orgoglio?
Marco
Novembre 27, 2003 — 12:08 pm
"DIARIO (SEMI)QUOTIDIANO DI UN VAGABONDO DEL WEB!"
COPPATE!
Manlio
Novembre 27, 2003 — 10:57 pm
Probabilmente ti riferisci al libro, già presentato come novità sul sito di Pearson (http://hpe.pearsoned.it/sit…).
Congratulazioni.
biccio
Novembre 28, 2003 — 7:59 am
Grazie, ma non mi riferivo al libro. Mi riferivo a qualcosa di molto meno impegnativo in termini temporali, tuttavia molto pressante anche e soprattutto sul piano simbolico. Non è stata la cosa in sè, ma il mio atteggiamento nei confronti di essa.
bea
Dicembre 1, 2003 — 4:32 pm
Io lo so bene che quando dico a mio marito vatteneaffanculo è solo perché dentro sto urlando: perché non mi capisci, perché non riesci a togliermi pezzi di dolore? E’ vero Biccio, bisogna essere riconoscenti a queste persone che mettono da parte l’orgoglio e non se ne vanno davvero sbattendo la porta alle loro spalle. Io l’avrei fatto nei loro panni. Be’, sono fiera di te Betta. E di te Biccio che te ne sei accorto. AffettuosaMenteBea (mariemarion, non mi prende i dati qua sotto)