A passi veloci, sbattendo la testa un po’ dappertutto, con una notevole dose di dissennatezza, stanno cambiando parecchie cose. E’ stato un fine settimana intenso, trascorso con persone che conosco, che vivo e che amo da 15 o 20 anni, ritrovate per la voglia caparbia di ritrovarle, perchè l’amicizia esiste eccome, e beato ME che ho amici così. E quando davvero sembra che tutto abbia preso una piega, una traiettoria incorreggibile, succedono cose che ti fanno capire che le rivoluzioni sono sempre possibili, e che il tempo toglie e restituisce, va e viene, scompare e ritorna e dimostra che spazio ce n’è sempre, basta cambiare prospettiva, basta trovarsi per due minuti negli occhi di chi ti conosce davvero meglio delle sue tasche, che ti guarda attraverso un cannocchiale di 20 anni, che ti ha visto crescere e fare tutti i percorsi e vede che ti sei ficcato dentro un bicchiere, e ti mostra da dove vieni, invitandoti ad uscire dal bicchiere e guardarti un po’ intorno. A volte rimango sorpreso dal bene che mi vogliono le persone, e penso che forse non lo merito, ma in fondo perchè no? Grazie, a chi c’è sempre stato ed è tornato, a chi è arrivato solo adesso ma perchè non lo sapeva, a chi è arrivato solo adesso ma è come se ci fosse sempre stato, e a chi c’è sempre stato ma io non lo sapevo (e forse nemmeno lei), a chi non è ancora tornato ma è questione di giorni, a chi non è ancora arrivato ma è questione di incastri, e soprattutto a chi è arrivato da un po’, e grazie a Dio non se n’è più andato.