Caro Wile, vivendo a così stretto contatto con un suocero anti-comunista di professione ho imparato a glissare, tacere e bypassare le provocazioni, con la precisa intenzione di godermi in pace e in trincea questi cinque anni di governo di centrodestra per poi svegliarmi alla scadenza degli stessi e presentare il conto così come troppe volte è stato fatto dall’altre parte. Detto ciò, c’è una cosa che continua davvero ad inquietarmi: come mai la maison de la libertè ha così tanto bisogno di disegnare un nemico da combattere? Mi spiego.
Una delle scene più esilaranti de “La carica dei 101” è quando si illustra con dovizia di straordinari disegni come spesso cane e padrone si somiglino. E nella realtà è veramente così! Nessuno sa spiegarsi il perchè di questa stranezza fisiognomica, ma tant’è. Orbene, tale concetto NON E’ adattabile alla sinistra italiana almeno dal 1968 (quindi da circa 34 anni). Se c’è una cosa che contraddistingue (mi verrebbe da dire “da sempre”, ma lo sappiamo bene tuti che non è così) la destra dalla sinistra “moderne” è proprio questa differenza: la maggior parte degli elettori di sinistra criticano le scelte di chi li rappresenta, la maggior parte degli elettori di destra si limitano all’indifferenza politica o al tifo da stadio (e chissà chi avrà indotto questa abitudine, bah!). Detto ciò, ritenere che il popolo della sinistra consideri dei santi i nostri magistrati è semplicemente un abbaglio.
Non è vero.
Così come credere che il popolo della sinistra consideri i DS completamente estraei alla vicenda Mani Pulite non è vero. O che ti credi che l’affare Telekom Serbia lasci tutti indifferenti? Invece succede che il popolo della sinistra viene dipinto in due modi: o la massa allineata sotto l’ala del partito negli anni ’50, o la massa di vinti senza tetto e senza punti di riferimento che brancolano nel buio senza meta e senza più convinzioni (vedi caso Moretti). L’errore è credere che siamo tutti Rutellini, o Fassinini, o D’alemini, dimenticando che qua in mezzo c’è tanta gente (ma tanta, Wile, tantissima) che tutto quello che vorrebbe è solo avere un po’ di regole, invece di un governo che la prime tre cose di cui si preoccupa è il falso in bilancio, le rogatorie, e il rientro dei capitali dall’estero.